Diario di Viaggio: La nostra Lapponia Finlandese

Scritto da Oriana Di Cocco

Diario di Viaggio: la nostra Lapponia Finlandese

Giorno 1: il nostro arrivo in Lapponia Finlandese

Partenza da Roma alle 11,00, arrivo ad Helsinky dopo circa 3 ore, volo successivo per Rovaniemi e arrivo alle 18 ora locale.
Una volta arrivati a Rovaniemi ritiriamo la macchina a noleggio e, usciti al parcheggio, notiamo una strana luce verde sotto la luna velata. Non possiamo credere di essere stati così fortunati da vedere l’aurora boreale appena sbarcati, perciò pensiamo sia solo un effetto ottico.
Ci dirigiamo verso la nostra casetta nel bosco. Il paesaggio è mozzafiato, nevica leggermente, gli alberi sono ricoperti di un soffice manto candido, la strada è quasi invisibile e tutto intorno c’è un’ atmosfera
magica. Il breve vialetto che ci conduce alla baita è ancora più suggestivo: ci inoltriamo in un bosco e ci sembra di
essere stati trasportati in una fiaba. In lontananza la casa leggermente illuminataci lascia a bocca aperta. Inizia la nostra avventura!!

La casa ci accoglie con un tepore fantastico, è veramente bella.
Al pian terreno un open space con salotto e cucina super attrezzata, un camino e splendide finestre che si affacciano sul patio e sul lago completamente ghiacciato. Due camere da letto e due bagni di cui uno dotato di sauna, lavasciuga e tutto l’occorrente per la pulizia. 

In centro incontriamo i nostri nuovi compagni di viaggio Rita e Livio e andiamo in cerca di un locale accogliente. La buona sorte, dopo vari tentativi, inizia ad aleggiare sulle nostre teste e troviamo unristorante molto carino, grazie alla rinuncia di un gruppo di persone. L’interno sembra una tenda Sami con pelli e accessori tipici.
Mangiamo molto bene, salmone e carne con verdure. Poi torniamo a casa per riposarci perché ci aspetta una giornata intensa. BUONANOTTE

Giorno 2: ciaspolata tra boschi incantanti

Sarà stata la stanchezza ma abbiamo dormito molto bene e al nostro risveglio ci aspetta un tavolo apparecchiato, caffè, tè latte,biscotti e brioche preparati con amore dalla nostra Silvia. Si parte per la ciaspolata! Dopo un breve viaggio in autobus arriviamo nei pressi di un bosco, indossiamo le ciaspole e ci incamminiamo tutti in fila dietro le guide. Gli alberi sono ricoperti di neve, intorno a noi solo bianco candido, ogni tanto solo qualche orma di lepre che nella notte ha saltellato qua e là, oggi invece si tiene alla larga da questi turisti chiassosi. Dopo un paio di km ci fermiamo per un breck rifocillante: cioccolata calda con marshmallow, una squisitezza. Il freddo non si è fatto sentire, la passeggiata ci ha aiutato a scaldarci. Stasera non si vedrà l’ Aurora, è nuvoloso e a tratti nevica. Rimandiamo a domani

 

Giorno 3: Lappish Experience – Motoslitta e pesca sul ghiaccio

Terzo giorno in Lapponia, oggi il nostro programma prevede l’esperienza in motoslitta con la pesca sul lago ghiacciato. Devo dire che ho voglia scendere dopo poche centinaia di metri, la neve, scavata dalle motoslitte che ci precedono, è diventata una giostra come il tagada.

Stefano guida e io,seduta sul sedile posteriore, vengo sballottata come uno shaker. Il viaggio sembra interminabile e siamo usciti anche fuoripista, fermandoci a pochi cm da un albero. Il panorama però è incantevole, bianco e verde si fondono e alternano ad ogni curva. Il lago poi, una distesa incontaminata di bianca e soffice neve che brilla ai raggi del sole come polvere di stelle. In fondo una tenda lappone e intorno la taiga sconfinata. Dopo aver fatto piccole buchenel ghiaccio e preparato le canne, pazientemente aspettiamo che qualche pesce abbocchi alla nostra esca…ma nulla! Non è lo sport per noi!

Per fortuna hanno accesso un confortevole fuoco e ci scaldiamo un po’, mentre ci viene servita una succulenta zuppa di renna con verdure e formaggio, ottima! Riprendiamo le motoslitte e ci fermiamo solo per scattare delle foto al suggestivo paesaggio che ci circonda: mozzafiato! Antonio ha un po’ sofferto per i limiti di velocità, ma quando la guida con un cenno gli fa segno di andare, il bambino che è in lui si scatena, e viaa sul fiume candido.

Finalmente si va a cercare l’Aurora Boreale. Il pullman pieno si avvia per strade buie e lontane per trovare l’ambiente favorevole. La prima sosta non va a buon fine e dobbiamo spostarci. Il secondo tentativo non ha altrettanto successo e il terzo, stanchi, infreddoliti e ormai sfiduciati si rivela un altro flop. Torniamo a c a s a pensando che la nostra buona stella ci abbia abbandonato e cominciamo a dubitare di riuscire a vederla nei pochi giorni che ci rimangono a disposizione. Ma noi pensiamo positivo!! Domani si fa un altro tentativo.

Giorno 4: Husky Experience 

Oggi il nostro programma prevede la visita all’allevamento degli husky con giro panoramica sulle slitte. Stamattina fa molto freddo, li termometro segna – 21. Il cielo è terso, anche se l’alba c’è stata solo poco fa. In macchina ascoltiamo la nostra play list di viaggio, e man mano che ci avviciniamo, la neve diventa sempre più alta e fitta. La strada ormai è un tutt’uno con la campagna che ci circonda. Arrivati nell’allevamento ci accoglie l’ abbaio dei cani che curiosi di avvicinano alle gabbie. Dopo la solita vestizione con tute, guanti e scarponi, la guida ci spiega come manovrare la slitta e cosa fare per stare in sicurezza lungo il percorso. Chi sta alla guida è in piedi e gestisce il freno e i cani, mentre chi sta davanti, gode del panorama comodamente sdraiato al calduccio nella slitta.

La nostra Aurora Boreale

La giornata è stata intensa, ricca di emozioni, perciò torniamo a casa per riposare un po’ e fare una ricca doccia. Non abbiamo voglia di uscire e io e Silvia, ci mettiamo ai fornelli: stasera pollo al forno con le patate.
La nostra app AURORA dice che nemmeno stasera riusciremo a vederla, abbiamo quasi rinunciato, quando Luciano, si accorge che in realtà si sta avvicinando, qualcuno l’ha vista a pochi km da noi. Silvia e Antonio indossano in fretta la giacca e gli scarponi ed escono lungo la stradina innevata. Fa molto freddo e io non
me la sento di uscire, perciò chiedo loro di avvisarmi solo in caso di avvistamento.
Faccio appena in tempo a spegnere il forno che arriva la telefonata di conferma.
Indosso in un istante la tuta da neve sul pigiama, cappello e scarponi allacciati a metà e di corsa, al buio, vado incontro a loro. In fondo alla strada due o tre alberi si aprono lasciando intravedere il cielo stellato. Una sottile nuvola verde chiaro è all’orizzonte, quasi non ci faccio caso, poi si allarga, si espande, si allunga, fa dei balletti circolari e poi si dirada. Ma dall’altra parte ne esce un’altra, più intensa, regolare e più accesa. L’obiettivo della
camera,fissa sul cavalletto, capta tutte le sfumature, dal verdino al bluette e anche un sottile strato di rosso. L’emozione è grande, non riusciamo a staccare gli occhi dal cielo. 

Il cuore mi batte forte: l’ho vista finalmente! Il mio sogno si è avverato! D’un tratto le particelle microscopiche si uniscono in una grande unica linea curva, come un arcobaleno, si espande su tutto il blu intenso della volta celeste. Non può essere vero, abbiamo fatto km e ore di attesa per cercarla e lei era qui a casa nostra! Piano piano sfuma e si spegne. Torniamo dal nostro pollo e a cena non parliamo di altro…ad un tratto, per caso, gli occhi di uno di noi captano qualcosa dietro il vetro della finestra. Eccola, di nuovo! Sul lago ghiacciato davanti alla nostra baita, è tornata a salutarci, bella e intensa più di prima. Grazie AURORA!
Dalla finestra della mia camera, al caldo e in pigiama, ammiro questo miracolo della natura, che stasera, come una cara amica, ci dà la buonanotte.

 

Giorno 5: una giornata all’allevamento delle Renne

Questa mattina il nostro programma prevede la visita all’allevamento delle renne. Arriviamo in un posto isolato e tranquillo tra alberi innevati e un lago ghiacciato. Un paio di casette basse e un fiume che, a tratti scorre lentamente e a tratti viene frenato dallo spesso strato di ghiaccio, ci accolgono in un silenzio surreale.
Sull’uscio ci aspetta la signora Katja, una donna minuta con un sorriso dolce e una grande ospitalità. Ci fa accomodare in casa sua, ci spiega la nostra giornata e ci accompagna dai suoi amati animali. Dopo aver indossato le tutone e gli scarponi, a bordo di motoslitte ci dirigiamo al recinto delle renne. Ce ne sono tantissime, bianche, marroncino e color crema. Alcune hanno le corna lunghissime e dritte, altre piccoline e intrecciate come rami, altre ancora ne sono prive. Brucano il fieno cosparso intorno al recinto e, quando ci avviciniamo, si allontanano lentamente. Solo quando la signora ci dà un secchio di mangime a testa, arrivano un po’ timorose e mangiano dalle nostre mani.

Sono tutte femmine in attesa dei loro cuccioli che, fra un paio di mesi,nasceranno nei boschi,
dove saranno liberi di girare fino ad ottobre. Tornati in casa, ci aspetta una succulenta zuppa di renna che ci scalda prima di affidarci alle mani di Vesku, che ci accompagna a fare un giro a bordo di slitte trainate da alcune renne. Alla fine della passeggiata, la nostra simpatica padrona di casa ci aspetta davanti al fuoco, in una casetta circolare davanti alla casa. Una bevanda calda e uno squisito dolce, fanno da contorno ai racconti di Vesku che ci fa provare ad accendere un fuoco senza fiammiferi, sfregando solo un pezzetto di ferro su una bacchetta di
magnesio, non sono stata molto veloce, ma alla fine anche io ci sono riuscita. Èora di andare, un po’ a malincuore, perché ci siamo sentiti come a casa nostra.

 

Giorno 6: Villaggio di Babbo Natale, Sauna experience, cena nel ristorante di Ghiaccio 

La settimana sta scorrendo troppo velocemente, si avvicina il giorno della partenza, ma non prima di aver visitato il villaggio di Babbo Natale e attraversato il Circolo polare Artico. La giornata oggi è bella e le

temperature si sono alzate, da -21 siamo passati a 0 e nella tarda mattinata anche a 2 gradi. Anche il paesaggio intorno a noi ha cambiato aspetto, la neve è caduta dagli alberi che risultano più spogli e tristi. Il lago è stato
chiuso, perché il ghiaccio si è assottigliato e l’acqua comincia a fare capolino nei posti più assolati. Sulla strada che ci conduce al Villaggio c’è una grossa insegna che indica il passaggio del circolo polare. È emozionante pensare di essere così a nord del mondo.
Le musiche natalizie, le luci e gli addobbi, ci fanno capire che siamo arrivati a casa di Babbo Natale. Facciamo un giro tra i negozietti di souvenir e le casette tipiche. La casa di babbo natale è molto grande, scatole di regali, elfi che preparano pacchetti e che rispondono alle lettere dei bambini. Esu una gradinata, una lunga fila di gente che aspetta di fare una foto con il Babbo più famoso del mondo. Noi decidiamo di fare la foto con il nostro Babbo Natale abruzzese e, indossata un cappello pelliccioso, seduto alla scrivania sommersa di pacchetti, Luciano diventa il nostro Babbo fake… e ci divertiamo un mondo. Ma siamo venuti qui anche per gustare il favoloso salmone,cotto su una graticola a fianco al fuoco. Un piccolo ristorante tipico a forma di tenda lappone, è il nostro posto per il pranzo e e dopo un po’ di attesa ci sediamo al calduccio intorno al fuoco. Il salmone più buono della mia vita. Straordinario!

Un’ altra tappa importante è l’ufficio postale, non posso far a meno di scrivere una letterina a Babbo Natale. Mi ritengo una donna fortunata, non ho bisogno di nulla, perciò chiedo solo un po’ di pace e serenità per tutti noi. Prossima tappa l’hotel di ghiaccio…. Arriviamo!!

Sauna experience, cena nel ristorante di Ghiaccio e l’aurora dalla Jacuzzi!

Stasera il nostro tour si conclude con la visita all’ Artic Snow hotel.
All’ingresso, al centro di una grossa distesa di neve, tante piccole costruzioni circolari con il tetto di vetro: sono le
camere vista Aurora boreale. Lì vicino la porta particolare fatta di ghiaccio, ci introduce all’interno dell’ hotel.
Tante piccole stanze, chiuse da tendine scure, sono lungo un corridoio bianco e freddo. Ogni stanza è diversa, ci sono sculture di ghiaccio a forma di draghi, animali e statue con luci colorate. I letti sono bassi e ricoperti di pellicce. Non oso immaginare come si possa dormire sereni, sapendo che la tua stanza è tutta di ghiaccio brrr.. C’è anche una cappella, un ice bar e un ristorante fatti tutti di ghiaccio:
sedie, tavoli, bancone e ogni cosa all’interno sembrano di cristallo.
Abbiamo prenotato una cena, ma prima ci aspetta la sauna finlandese, la sauna nel ghiaccio e l’idromassaggio all’aperto. La sauna è caldissima e riusciamo a resistere solo pochi minuti. Dopodiché con telo e cappellino di lana ci fiondiamo di corsa nella sauna di ghiaccio. È una specie di igloo, con un braciere dove versiamo un mestolo di acqua che, si trasforma in vapore caldo che invade tutto, oscurando anche la nostra visuale.
Èpiacevole essere sommersi dal tepore e dalla nuvola bianca, se chiudo gli occhi immagino di essere un uccello che vola tra la nebbia, dimentico ogni cosa e mi lascio andare per qualche minuto. Poi la nebbia si dirada e una goccia fredda mi cade sulla fronte, riportandomi alla realtà. Ora via, di nuovo fuori verso l’idromassaggio. L’acqua è piacevolmente calda, immersi fino al collo, io Silvia e Rita ci facciamo coccolare dal getto di acqua che forma mille bollicine. Facciamo due o tre volte questi passaggi e ogni tanto alziamo gli occhi al cielo, sperando di scrutare qualcosa, ma ci sono nuvole e ci mettiamo l’anima in pace, pensando che stasera non si vedrà l’aurora.
Poi, all’improvviso, Silvia vede una nuvola diversa, eccola!! Elei! Antonio dall’altro idromassaggio, dove ci sono i nostri uomini, conferma tutto emozionato, abbiamo visto giusto. Il cielo si apre lasciando libera la scia colorata dell’aurora boreale, li nero intenso della sera viene colorato dalle sfumature di verde azzurro che, come in una danza volteggia, scompare, gira, si allarga. Wow l’emozione ci invade, la fortuna ci assiste ancora!!
Nel caldo della vasca, con la testa rivolta in alto, non abbiamo voglia di uscire ma goderci ancora questo miracolo che si sta compiendo ancora.

Conclusioni

Questo viaggio fantastico finisce qui. Dal finestrino dell’aereo osservo il verde degli alberi che, come ciuffi d’erba, spuntano dalla distesa sterminata di neve. In lontananza le luci della Città che diventano sempre più piccole,man mano che saliamo di quota. Una leggera foschia ci attraversa, poi solo un soffice manto di nuvole, che somigliano a panna montata, è sotto di noi, quasi un materasso soffice che ci fa illudere di essere protetti. Finlandia, ti porterò sempre nel mio cuore! Esperienza unica, organizzazione straordinaria di Travel In Progress con la guida esperta e appassionata di Antonio Di Leonardo. Compagni di viaggio di vecchia data come Silvia e Luciano, con i quali ogni esperienza diventa fantastica. Un grazie ai nostri nuovi amici Rita e Livio che si sono rivelati ottimi viaggiatori e compagni di avventure, sopportando e supportando le nostre pazze idee. Ricorderò le slitte, le renne, i laghi ghiacciati e le distese sconfinate di neve. Porterò nel cuore le persone che abbiamo incontrato, che sono state gentili e disponibili, condividendo con noi le loro tradizioni. Eni ultimo, ma non ultimo, L’AURORA boreale. Il mio sogno divenuto realtà! Un miracolo della natura che non tutti hanno la fortuna di poter ammirare. Grazie di cuore, viva la Finlandia e la Lapponia. Oriana Di Cocco.

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